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Nella riunione del 14.11 u.s., l’Agenzia, con l’allegato documento, ha presentato un piano organizzativo degli Uffici Provinciali del Territorio individuando, in totale, 374 Posizioni Organizzative sulla base degli artt. 17 e 18 del CCNI dell’Agenzia delle Entrate.
L’istituto delle Posizioni Organizzative senz’altro costituisce tematica di particolare interesse e, come UILPA, siamo consapevoli vada positivamente affrontata affinché possa derivarne una vera occasione di crescita professionale basata su una indispensabile “par condicio” tra tutti i lavoratori.
E’ stata proprio una evidente discrasia in merito alla proposta di finanziamento delle nuove Posizioni Organizzative ad aver polarizzato la discussione in questo primo incontro tra l’Agenzia e le OO.SS..
Il nostro CCNL, infatti, prevede che il finanziamento a carico del Fondo debba limitarsi alla quota massima di 2.500 euro annui per singola Posizione Organizzativa, mentre la parte eccedente debba essere finanziata con somme aggiuntive dell’Agenzia; così come avvenuto per quelle a suo tempo istituite per i lavoratori “ex Entrate”.
Oggi, invece, l’Agenzia propone di imputare quasi il 100% a carico del Fondo dei lavoratori (€. 70.850 Agenzia e €. 1.468.240 Fondo) in quanto sosterrebbe che la quota a suo carico è, in pratica, già stata quasi tutta utilizzata per finanziare le posizioni organizzative già istituite.
Tale assunto dell’Agenzia è stato unitariamente contestato dalle OO.SS. non solo perché assolutamente iniquo ma anche perché contrario alla stessa previsione contrattuale che poneva un limite al finanziamento da parte dell’Agenzia solo in fase di sperimentazione iniziale; circostanza già ampiamente superata.
Tali criticità hanno determinato una pausa di “riflessione” per le conseguenti necessarie verifiche ed il proseguo dell’incontro alle prossime settimane.
E’ chiaro che ancor prima di entrare nel merito delle tipologie e delle necessarie professionalità da configurare come Posizioni Organizzative bisogna avere ben chiaro e aver condiviso quali siano le fonti di finanziamento e la loro entità.
In tal senso riteniamo importante, anche sotto il profilo dell’equità sostanziale, la necessità di configurare un accordo unico per tutte le posizioni organizzative “Entrate” e “Territorio” che preveda, quindi, il superamento dell’accordo del 2010 (non sottoscritto dalla UILPA anche per l’esagerata sottrazione di risorse “certe e stabili” dal Fondo dei lavoratori: importo superiore ai 10 milioni di euro!!) e l’adeguato finanziamento con risorse, già oggi, sufficientemente nelle disponibilità dell’Agenzia.
Il processo di integrazione operativa non può passare solo attraverso “dichiarazioni di principio” e poi non trovare riscontro in atteggiamenti e fatti conseguenti.
Già per l’anno 2013 va definito un FPSRUP UNICO (Entrate-Territorio).
Sul Fondo, quindi, ormai unificato, riteniamo dovrà “gravare” un unico accordo sul finanziamento delle Posizioni Organizzative, ex artt. 17 e 18 CCNI, in cui si dovrà avere l’equilibrato apporto tra risorse dell’Agenzia e quelle a carico del Fondo, così come previsto dal CCNL Agenzie fiscali, sottoscritto sia dalla parte pubblica che da tutte le OO.SS..
Il “progetto” di finanziamento proposto dall’Agenzia appare formulato come una “toppa” ad un vestito ormai logoro. E’ l’occasione, quindi, di una nuova pianificazione esaustiva delle Posizioni Organizzative contrattuali ancor più visto che quelle “ex Entrate” vanno in scadenza il prossimo 31/12 e quelle “ex Territorio” potrebbero essere avviate dal 2014.
Prevedere, quindi, coerentemente in tutte le strutture della “nuova” Agenzia delle Entrate le necessarie Posizioni Organizzative (compreso le strutture “Core” degli Uffici Centrali “Territorio”, ad oggi, non prese in considerazione da nessuno).
Prevedere la coesistenza con la figura delle cc.dd. Posizione Organizzative “Speciali” (“Area Quadro” prevista e finanziata dall’art 23-quinques, comma 1, del D.L. n. 95/2012 e dall’atto direttoriale del 28/5/2013). In tal senso, ad esempio, alcune figure di elevata professionalità e responsabilità esistenti negli Uffici Provinciali del Territorio (quali ad esempio: i Conservatori, ecc.) potrebbero, con la dovuta graduazione, configurarsi come Posizioni Organizzative Speciali.
Ciò determinerebbe l’adeguato riconoscimento professionale dei colleghi nonché eviterebbe che queste figure gravino sul sistema di finanziamento delle Posizioni Organizzative contrattuali in quanto sono finanziate, per legge, con risorse aggiuntive e non derivanti dal Fondo dei lavoratori.
L’argomento è importante e complesso e di certo merita l’adeguato confronto con i lavoratori e le strutture della nostra O.S..
Roma, 18 novembre 2013 Piano PO Territorio
Renato Cavallaro