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I gravi eventi sismici che hanno interessato, in particolare, l’Emilia Romagna, coinvolgendo gravemente la popolazione ed i nostri stessi colleghi a cui va la nostra solidarietà ed il nostro affetto, sono stati oggetto di due tempestivi incontri con l’Amministrazione.
Il primo si è svolto nella giornata di ieri in cui, esaminate le prime informazioni che erano pervenute sin dal giorno precedente anche come segnalazioni degli stessi colleghi coinvolti, sono state evidenziate alcune criticità inerenti la inadeguatezza, in alcuni casi, della “gestione amministrativa ed emergenziale” con cui l’Agenzia, in particolare qualche direttore provinciale, ha inteso affrontare le conseguenze dell’evento.
Il caso dell’U.T. di Mirandola, ad esempio, che sin dal primo grave evento sismico della scorsa settimana, ha visto la sede lesionata e resa inagibile ed i colleghi “riallocati” presso la sede dell’U.T. di Carpi con un “sintetico” ordine di servizio senza, però, prevedere a loro favore alcuna altra “attenzione” (es.: indennità missione o altro) logistica, assenza dall’ufficio coperta da giustificativi personali…
Vista la complessità e criticità della situazione l’incontro è proseguito questa mattina alla presenza anche dei dirigenti responsabili dell’Audit e Sicurezza e della logistica e gestione immobili.
E’ stato rappresentato che, allo stato attuale, tutte le sedi degli uffici nel territorio delle province di Modena, Ferrara e Reggio Emilia hanno, a seguito di intervento dei VV.FF. o del Provveditorato alle opere pubbliche, hanno avuto la certificazione di agibilità ad eccezione, come già detto, dell’UT di Mirandola.
Nell’ambito dell’incontro l’Agenzia ha ribadito il suo impegno affinché la verifica degli immobili e l’adeguatezza alle misure antisismiche siano costantemente aggiornate ed adeguate su tutto il territorio nazionale e che vengano diramate istruzioni operative per uniformare i comportamenti in caso di pericolo agevolando, ove possibile, la tempestiva evacuazione degli uffici non appena si rilevassero seppur limitati indizi di pericolo.
Infine, in modo pienamente condiviso, si è prospettata una iniziativa di raccolta fondi tra i lavoratori dell’Agenzia da destinare ai familiari degli operai vitteme del terremoto, mentre erano al lavoro, ed una “indennità di disagio” temporanea per i 16 colleghi dell’UT di Mirandola che saranno costretti nelle prossime settimane, tra le evidenti difficoltà delle zone terremotate, a raggiungere la temporanea sede lavorativa dell’UT di Carpi.
Il primo si è svolto nella giornata di ieri in cui, esaminate le prime informazioni che erano pervenute sin dal giorno precedente anche come segnalazioni degli stessi colleghi coinvolti, sono state evidenziate alcune criticità inerenti la inadeguatezza, in alcuni casi, della “gestione amministrativa ed emergenziale” con cui l’Agenzia, in particolare qualche direttore provinciale, ha inteso affrontare le conseguenze dell’evento.
Il caso dell’U.T. di Mirandola, ad esempio, che sin dal primo grave evento sismico della scorsa settimana, ha visto la sede lesionata e resa inagibile ed i colleghi “riallocati” presso la sede dell’U.T. di Carpi con un “sintetico” ordine di servizio senza, però, prevedere a loro favore alcuna altra “attenzione” (es.: indennità missione o altro) logistica, assenza dall’ufficio coperta da giustificativi personali…
Vista la complessità e criticità della situazione l’incontro è proseguito questa mattina alla presenza anche dei dirigenti responsabili dell’Audit e Sicurezza e della logistica e gestione immobili.
E’ stato rappresentato che, allo stato attuale, tutte le sedi degli uffici nel territorio delle province di Modena, Ferrara e Reggio Emilia hanno, a seguito di intervento dei VV.FF. o del Provveditorato alle opere pubbliche, hanno avuto la certificazione di agibilità ad eccezione, come già detto, dell’UT di Mirandola.
Nell’ambito dell’incontro l’Agenzia ha ribadito il suo impegno affinché la verifica degli immobili e l’adeguatezza alle misure antisismiche siano costantemente aggiornate ed adeguate su tutto il territorio nazionale e che vengano diramate istruzioni operative per uniformare i comportamenti in caso di pericolo agevolando, ove possibile, la tempestiva evacuazione degli uffici non appena si rilevassero seppur limitati indizi di pericolo.
Infine, in modo pienamente condiviso, si è prospettata una iniziativa di raccolta fondi tra i lavoratori dell’Agenzia da destinare ai familiari degli operai vitteme del terremoto, mentre erano al lavoro, ed una “indennità di disagio” temporanea per i 16 colleghi dell’UT di Mirandola che saranno costretti nelle prossime settimane, tra le evidenti difficoltà delle zone terremotate, a raggiungere la temporanea sede lavorativa dell’UT di Carpi.