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NUOVO MODELLO ORGANIZZATIVO

SCHEMI DIREZIONI DISTRETTUALI

Nel corso della riunione con l’Agenzia del 20 giugno u.s. è stato presentato il nuovo modello organizzativo delle strutture periferiche.

Il nuovo riassetto che, per quanto comunicatoci, non avrebbe un’immediata attuazione, è il frutto del lavoro di un’apposita commissione che ha cercato di rivedere il modello organizzativo dei nostri uffici in funzione della definitiva integrazione operativa delle attività “area Entrate” ed “area Territorio” nonché per renderlo funzionale alla normativa sul c.d. “cambio verso” e, più in generale, in coerenza alle numerose nuove attività di “mission” recentemente introdotte (voluntary disclosure, patent box, ecc.).

In attesa che saranno inviate alcune slide presentate dall’Agenzia, alleghiamo i modelli delle nuove Direzioni che saranno su base Distrettuale e non più, quindi, su base Provinciale.

In particolare, evidenziamo il modello di Direzione Distrettuale “standard” ed il modello di Direzione che si avrà nelle aree metropolitane cioè in quelle città in cui sono presenti più Direzioni Provinciali nonché l’U.P. Territorio (Roma, Milano, Torino, Napoli).

Prima di avviare la fase sperimentale del nuovo modello, il piano prevede l’aggregazione progressiva dei “codici uffici” delle articolazioni interne delle attuali DD.PP. (es.: tra UU.TT. e U.P. Territorio, ecc.) al fine di definire l’unico codice ufficio per tutta la Direzione. Fase, quest’ultima, propedeutica affinché si possa avere un’unica compatibile “architettura” informatica di tutte le procedure (Area Entrate ed Area Territorio).

Tale preliminare fase vedrà anch’essa una sperimentazione che coinvolgerà la D.P. di Grosseto ed avrà inizio entro il corrente anno. Si evidenzia che tale sperimentazione riguarderà esclusivamente l’aspetto informatico continuando l’attuale modello di “Direzione Provinciale”.

 Si comprende, pertanto, come il piano di riorganizzazione sinteticamente illustrato non ha alcuna attinenza con le ipotesi prospettate in questi giorni dalla stampa e relative a possibili “accorpamenti” con Equitalia e/o Agenzia Dogane, ecc..

Tali circostanze, evidentemente, determinerebbero effetti riorganizzativi ancor più complessi e dagli esiti assolutamente incerti.

Proprio perché trattasi di radicali e complessi riassetti organizzativi sarà nostra cura verificare e valutare con successivi approfondimenti ed interventi, anche nei riguardi dell’autorità politica e di governo, le pesanti ricadute sui lavoratori del fisco e sulle attività istituzionali.

Non appena disponibili pubblicheremo in calce al presente articolo le slide di approfondimento.

Il Coordinamento Nazionale