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Il 28 novembre 2015 le lavoratrici e i lavoratori del Pubblico Impiego scendono in piazza per rivendicare il diritto al rinnovo del contratto.
Dopo 2.154 giorni di blocco contrattuale e dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha posto fine al blocco della contrattazione, è evidente il tentativo di elusione da parte del Governo che ha stanziato appena 300 milioni per il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici con una sorta di ridicola “mancetta”.
Un aumento di 8 euro mensili pro-capite è risibile, provocatorio, incommentabile. E’ una vergogna, un gesto che offende una platea di 3 milioni di lavoratori.
Il 28 saremo in piazza per esprimere tutto il nostro dissenso e per dire NO sia alla mancata previsione di risorse adeguate nella legge di Stabilità per il rinnovo dei contratti nazionali sia al continuo deterioramento dei servizi ai cittadini e alle imprese.
Saremo quindi in piazza per chiedere un rinnovo del contratto vero e dignitoso, per rivendicare la valorizzazione delle professionalità ed il riallineamento dei servizi ai bisogni dei cittadini.
Saremo in piazza per esigere la riapertura dei tavoli negoziali e per recuperare la contrattazione anche sulle materie che ci sono state sottratte, come quelle relative all’organizzazione del lavoro.
La contrattazione va riaperta, anche con l’utilizzo delle risorse derivanti dalla lotta alla spesa improduttiva, e vanno aperti confronti seri sull’impostazione dei sistemi di valutazione della performance organizzativa, affinché siano caratterizzati dalla massima trasparenza, imparzialità e oggettività.
Parteciperanno alla manifestazione nazionale oltre 20 sigle in rappresentanza di scuola, sanità, Agenzie fiscali, funzioni centrali, servizi pubblici locali, sicurezza e soccorso, università, ricerca, afam e privato sociale, con lo slogan “Pubblico6Tu, ContrattoSubito”.
Il concentramento è previsto per le ore 12.00 a Piazza della Repubblica con partenza del Corteo prevista per le ore 13.00. Il comizio si terrà a Piazza Madonna di Loreto (adiacente Piazza Venezia).