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PIANO ANTICORRUZIONE E TUTELA LAVORATORI

Per l’attualità della tematica e l’interesse che ha suscitato nelle molteplici assemblee che abbiamo tenuto in questi giorni, pubblichiamo nuovamente, in allegato, il documento che riporta una nostra approfondita analisi della riunione del 2 febbraio u.s. in cui, prevalentemente, l’Agenzia ha fornito l’informativa in merito al c.d. “whistleblowing cioè lo strumento informatico che ha predisposto in intranet aziendale affinché il dipendente possa segnalare direttamente al Responsabile nazionale per la prevenzione della corruzione, in forma “criptata” ai fini dell’anonimato e della riservatezza dei contenuti, ipotesi di fenomeni corruttivi e/o di cattiva amministrazione di cui sia venuto a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro (c.d.: “Whistleblower”).

Sottolineiamo che con il citato documento, già diffuso lo scorso 6 febbraio, abbiamo assunto, attraverso una analisi giuridica e “politica sindacale”, una prima critica posizione nei confronti del citato strumento che rischia di produrre gravi effetti distorsivi rispetto a quelli auspicati dall’Agenzia riducendosi, di fatto, esclusivamente ad una pericolosa “operazione di marketing Aziendale”.

La concreta introduzione dello strumento sta naturalmente determinando, nei lavoratori, comprensibili preoccupazioni ed incertezze, tanto più che le altre OO.SS. solo ora stanno intervenendo avendo sottovalutato le criticità che potrebbe determinare tale strumento (già con il nostro documento del 5 febbraio segnalavamo l’inadeguatezza delle altre OO.SS. e la scarsa informazione su questo delicato “strumento”).                                     PIANO ANTICORRUZIONE E TUTELA LAVORATORI

Il Coordinamento Nazionale