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Da quando abbiamo denunciato, approfondito ed intrapreso iniziative sul territorio nazionale, non solo abbiamo potuto rilevare e comprovare ancor più quanto da noi descritto (news 17 dicembre), ma, soprattutto, i lavoratori hanno fornito supporto e piena condivisione alle nostre iniziative riconoscendosi nelle problematiche denunciate.
Appare ormai ineludibile fare chiarezza in merito alle possibili garanzie che l’Agenzia deve assicurare al lavoratore del fisco nella sua ordinaria attività professionale, definendo anche il “grado” diversificato di responsabilità dei singoli lavoratori (funzionario, capo team, dirigente, ecc.) rispetto al procedimento amministrativo di cui sono partecipi e quale responsabilità può essere addebitata quando, in ambito di “errore professionale”, hanno adempiuto a precise disposizioni dirigenziali.
Ciò determinerebbe, ad esempio, che eventuali necessarie segnalazioni alla Corte dei Conti, per danno all’erario, siano opportunamente “qualificate” e istruite con il “grado” diversificato di partecipazione/responsabilità al procedimento amministrativo. In tal modo l’organo giudicante potrà correttamente valutare l’eventuale grado di responsabilità del danno evitando, quindi, il “tutti colpevoli nessuno colpevole” o, peggio, la chiamata “di corresponsabilità” di lavoratori che non avevano avuto alcun ruolo decisionale nel procedimento amministrativo (come i casi a rischio avvenuti in Piemonte e Puglia).
Ed ancora, quale siano i presupposti che garantiscano il corretto equilibrio tra le necessarie esigenze istituzionali di raggiungimento degli obiettivi dell’Agenzia e le disposizioni di servizio (formalmente date e/o “per le vie brevi”) che tendono prioritariamente a garantire il dirigente all’ottenimento dei propri obiettivi e alla positiva valutazione in “SIRIO”(sistema di valutazione dei dirigenti). Scelte, quest’ultime, che risultano sempre più frequentemente improntate al raggiungimento, ad ogni costo, del “fine che giustifica il mezzo”; salvo poi mettere a rischio l’operato in buona fede del lavoratore nonché la parità di trattamento dei cittadini.
Il tutto in un contesto, come quello riportato oggi sulle prime pagine degli organi di stampa, di una evasione fiscale dilagante!
Nell’arco di quest’ultimo mese, quindi, i lavoratori si sono mobilitati e stanno dando sempre più vigore alle nostre iniziative.
In Veneto la nostra O.S. ha dato avvio ad una serie di assemblee, su base provinciale, che hanno interessato già la D.P. di Verona e proseguiranno a Vicenza e poi ancora Treviso, ecc..
Significative sono le risultanze dell’assemblea di Verona, fortemente partecipata dai lavoratori, da cui ne è scaturito l’interessante documento, in allegato alla presente, da cui si evincono le criticità verificatesi in Veneto (purtroppo diffuse anche su tutto il territorio nazionale), e le iniziative che i lavoratori adotteranno sia come forma di “autotutela” del loro operato sia come “civile e legittima” protesta nei confronti dei controlli “capziosi” e degli eccessi derivanti da provvedimenti disciplinari incoerenti e/o spropositati.
In Piemonte, le iniziative dei lavoratori hanno già dato un primo segnale positivo di riscontro, su alcune tematiche, da parte dell’Amministrazione. Il Direttore Regionale, infatti, ha già tenuto un primo incontro con le OO.SS. in cui ha dato la piena disponibilità, nei limiti delle sue competenze e possibilità, ad intervenire in merito ad alcuni episodi accaduti in Piemonte.
“Muro di gomma”, diversamente, sembra sia stato posto, in Puglia, da parte della Direzione Regionale. Un motivo in più, quindi, a che le nostre iniziative non si fermino.
Proprio in Puglia la nostra O.S., coadiuvata in sede territoriale da altra sigla sindacale, ha avviato su tutta la regione, una raccolta firma a cui già oggi hanno significativamente aderito centinaia di lavoratori del fisco pugliesi!
Forti segnali di interesse e condivisione alle nostre iniziative provengono ormai da quasi tutte le regioni. Le RSU si fanno parte attiva anche in molte realtà cercando di affrontare le tematiche dei loro rispettivi uffici.
Per quanto in sintesi descritto e soprattutto per quanto sta accadendo sul territorio nazionale, appare incomprensibile il “silenzio assordante” di chi, ad oggi, sta dimostrando disinteresse a queste iniziative, dando prova, parimenti, di un inaccettabile disinteresse per il buon funzionamento dell’amministrazione fiscale e del benessere dei lavoratori del fisco:… iniziando dai vertici “romani” dell’Agenzia!!
Grazie a tutti i colleghi per il Vostro sostegno!!
Renato Cavallaro