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Il 10 dicembre scorso si è tenuto, presso la sede degli Uffici Centrali dell’Agenzia, il convegno dal titolo “La legalità fiscale italiana, asimmetrie e convergenze con l’Europa”.

Sono intervenuti, in rappresentanza del Governo, il vice Ministro all’Economia Casero (il Ministro Saccomanni non era presente in quanto impegnato nella riunione “Ecofin”). Per le parti sociali era presente il Presidente di Confindustria Squinzi e per le OO.SS. il Segretario Generale della UIL Angeletti, il Segretario Generale della CISL Bonanni e il Segretario della CGIL Barbi. Ha moderato gli interventi il Direttore Dell’Agenzia dott. Befera.

L’aspetto che ha caratterizzato questo convegno in tema di “fisco”, distinguendolo da altri altrettanto autorevoli, è stato che, oltre a discutere sulla ormai tristemente risaputa “evasione patologica”, ha sottolineato il ruolo dei lavoratori del fisco, della necessaria tutela della loro immagine e dignità, dell’importante ruolo di legalità e democrazia che svolgono nell’interesse dell’intero sistema Paese con conseguente necessità del riconoscimento delle funzioni peculiari.

Il tutto non è avvenuto “solo” davanti ai vertici dell’Amministrazione finanziaria ma soprattutto davanti ai molti giornalisti presenti all’evento.

Ciò lo riteniamo fondamentale proprio nell’ottica di proposizione di un cambiamento culturale della nostra società sottolineando l’importanza della funzione svolta dal lavoratore del fisco a favore di tutti i cittadini.

Tali aspetti sono stati introdotti dagli interventi del nostro Segretario Generale Angeletti nonché dai Segretari di CGIL e CISL. In particolare, è stato evidenziato come la spending review ha determinato (e sta determinando…) la chiusura di numerosi Uffici Territoriali dell’Agenzia causando un arretramento dei presidi di legalità e di servizi all’utenza.

E’ stata avvalorata l’importante funzione svolta dai lavoratori dell’Agenzia che non può  che essere attenzionata sempre più in termini di professionalità, formazione, ecc. e che la “premialità” deve essere adeguata all’importanza e alla professionalità nonché caratterizzata dalla certezza nell’erogazione.

E’ stato ribadito, infine, come l’eliminazione del blocco dei contratti deve ormai costituire una priorità del Governo perché, oltre ad rimuovere una palese ingiustizia socio-economica e determinare una inversione di tendenza dell’attuale recessione dei consumi interni, costituirebbe il giusto e dignitoso riconoscimento che lo Stato farebbe alle sue stesse istituzioni e all’importanza delle sue funzioni.

Da ciò la necessità del ripristino della contrattazione nel pubblico impiego e di adeguate relazioni sindacali quale elemento di equilibrio e contrappeso finalizzato anche al corretto controllo dell’agire della Pubblica Amministrazione.

Tutti temi, questi ultimi, che saranno al centro della giornata di manifestazioni nazionali che CGIL, CISL e UIL terranno, contro i contenuti economici della legge di stabilità, il prossimo 14 dicembre.

Le manifestazioni saranno svolte in contemporanea in tutte le regioni e vedrà, tra l’altro, una specifica iniziativa di protesta in piazza Montecitorio.

Renato Cavallaro