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Riteniamo che il ruolo del Sindacato non debba limitarsi alle tradizionali iniziative attuate ai tavoli di contrattazione ma che deve intervenire anche in quegli ambiti in cui si rischia che i diritti fondamentali dei lavoratori vengano progressivamente erosi da iniziative che sembrano sempre più finalizzate ad imporre obbedienza anziché la cultura della collaborazione quale spontanea conseguenza dell’autorevolezza di chi dirige gli uffici.

Nel disinteresse generale ma non della UILPA, si inserisce la pubblicazione del nuovo testo del Codice di Comportamento dei lavoratori dell’Agenzia delle Entrate che introduce nuovi e limitativi vincoli che, in più occasioni, appaiono come una progressiva e silente sottrazione, alle lavoratrici e ai lavoratori, di libertà personali, alcune delle quali, costituzionalmente garantite.

L’invasivo modus operandi dell’Audit, l’uso non pertinente del procedimento disciplinare e, adesso, il nuovo Codice di Comportamento con obblighi ai limiti (forse superati) della lesione dei principi costituzionali, sembrano essere diventati gli strumenti sostitutivi di chi, nel dirigere gli uffici, ha inteso sopperire alle proprie incapacità organizzative sostituendo le ordinarie e legittime leve gestionali delle risorse umane.

Perplessità, ad esempio, suscita l’introduzione dell’obbligo per il lavoratore di comunicare, oltre ai pertinenti casi di conflitto di interesse, reale o potenziale, anche il c.d. conflitto di interesse “apparente” che viene definito come la percezione (?) di un soggetto terzo ai cui occhi può apparire che un interesse del dipendente possa interferire con un interesse dell’Agenzia anche nel caso in cui non sussistono le condizioni neanche in termine di rischio. Di fatto, un obbligo “capestro” subordinato esclusivamente a fattori assolutamente non dipendenti dal lavoratore il quale resterebbe in balia dell’arbitraria volontà di un terzo soggetto subendone anche le conseguenti possibili sanzioni disciplinari, ecc..

È forse il momento che si intervenga per porre un freno a questa deriva!

Oggi se ne è fatto carico la UILPA con un qualificato intervento, in collaborazione con il nostro Ufficio Normativa e Disciplina, con cui proponiamo, secondo le specifiche modalità normative in materia, la motivata modifica e/o l’abrogazione di almeno 8 degli articoli del nuovo Codice di Comportamento pubblicato lo scorso 30 novembre e che, trascorsi 30 giorni dalla pubblicazione, entrerà in vigore.

È il momento che soprattutto i colleghi onesti e rispettosi dei doveri d’ufficio e degli obblighi a tutela dell’interesse pubblico comprendano il campanello d’allarme!

Chi ha pazienza e interesse può approfondire – dovremmo farlo tutti – con la lettura del richiamato Codice di Comportamento e del nostro documento, formalmente notificato alla competente struttura dell’Agenzia.

Di Admin