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Numerosi direttori regionali e provinciali hanno avviato un generalizzato ed immotivato tentativo di far rientrare in ufficio numerosi colleghi per svolgere in presenza attività che sono pacificamente ed efficacemente espletabili da remoto.
La possibilità che le amministrazioni garantiscano il supporto ai cittadini e alle imprese connesso al graduale riavvio delle attività produttive e commerciali non è in contrasto con il fatto che il lavoro agile continua ad essere la forma ordinaria di prestazione lavorativa così come l’inosservanza dei contenuti dell’accordo nazionale del 30 aprile 2020, in materia di misure di sicurezza e prevenzione dal rischio di contagio da COVID-19, continua a costituire grave responsabilità del datore di lavoro.
In allegato un documento di analisi sul tema e la sintesi della riunione del 12 giugno scorso nonché le linee guida emanate dall’Agenzia.