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Comunicato stampa del Segretario Generale UILPA Nicola Turco
“Nel primo pomeriggio di oggi, presso l’ARAN, è stato sottoscritto il CCNL dei dirigenti e dei professionisti dell’area delle funzioni centrali della Pubblica Amministrazione (Ministeri, Enti Pubblici non economici, Agenzie Fiscali), ormai scaduto da circa un decennio”. Lo annuncia in una nota il Segretario generale della UILPA Nicola Turco, evidenziando che “si tratta di un contratto che la miopia della classe politica ha bloccato per oltre dieci anni sia per motivi di natura economica sia perché è mancata l’effettiva volontà di assicurare al Sistema Paese una Pubblica Amministrazione efficiente, in grado di fornire servizi di qualità, proseguendo nel disegno perverso di destrutturare il servizio pubblico. Un proposito malcelato, finalizzato a favorire gli interessi dei soggetti privati, dando loro la possibilità di fornire a cittadini e ad imprese servizi di minor qualità a costi maggiori”.
Prosegue Turco: “La UILPA, che da sempre si oppone a tale progetto, si è impegnata anche in questa occasione, per garantire che fosse non solo preservata ma anzi ampliata la netta separazione del ruolo di indirizzo della politica da quello della gestione amministrativa che deve restare in capo alla dirigenza”.
“La Dirigenza deve essere messa in grado di operare assumendosi la responsabilità di scelte funzionali e non clientelari”, rimarca il Segretario generale della Uilpa, “ed in quest’ottica si sono ampliate le aree di coinvolgimento dei dirigenti e dei professionisti anche attraverso la costituzione di un Comitato Paritetico che sarà chiamato ad esprimersi su progetti di organizzazione, innovazione e miglioramento dei servizi ovvero su tutto ciò che abbia una dimensione progettuale, complessa e sperimentale, di carattere organizzativo”.
“L’immediata ripresa della stagione contrattuale di tutti i lavoratori pubblici è il prossimo obiettivo sul quale la UILPA misurerà la volontà del nuovo Governo di segnare una reale discontinuità con il passato, passando anche per il rilancio delle tutele e dei diritti e dal reale potenziamento del welfare”, conclude Turco.