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con salfi

AGENZIA DELLE ENTRATE…SENZA NE’ CAPO NE’ CODA

Per risparmiare 50 milioni di euro di fitti passivi (50%) l’Agenzia propone nell’immediato la chiusura di 53 piccoli uffici che comportano un risparmio di “ben” 5 milioni di euro

ELENCO UUTT PREVISTA CHIUSURA

Come è noto il decreto legge 66/2014 impone a tutte le pubbliche amministrazioni di tagliare del 50% la spesa per locazioni passive….pena il taglio dei capitoli di spesa correnti per una cifra corrispondente.

Nella riunione di ieri, l’Agenzia ha comunicato che, anziché iniziare da subito a mettere in campo un progetto di razionalizzazione degli immobili allocati nelle città metropolitane e non, chiuderà da subito 53 piccoli uffici che consentiranno un risparmio di “ben” 5 milioni di euro su 50 complessivi.

In sostanza, l’Agenzia delle Entrate anziché ottimizzare gli spazi e gli immobili….CHIUDE GLI UFFICI, operazione che non ci risulta sia messa in campo da nessuna altra pubblica amministrazione.

Alla faccia del disagio che crea ai cittadini contribuenti privandoli dei servizi propedeutici all’assolvimento degli obblighi fiscali e costringendoli, per tali motivi, a maggiori oneri…..alla faccia della lotta all’evasione fiscale, atteso che gli uffici territoriali assolvono anche al compito del controllo e, dal ultimo, anche alla faccia dei colleghi che saranno costretti a spostarsi di chilometri per raggiungere il nuovo posto di lavoro.

L’Agenzia non è nuova a queste scelte ma almeno in passato la legge sulla spending review chiedeva espressamente la chiusura di uffici ricadenti in precisi criteri di riferimento (ad esempio uffici inferiori a 30 unità).

Il caso odierno è ben diverso.

Il decreto legge 66/2014 non chiede la chiusura degli uffici ma il risparmio del 50% dei fitti passivi che, ovviamente, possono essere ottenuti senza per questo dover chiudere neanche un ufficio.

Quello che risulta evidente alle scriventi sigle, a questo punto, è che se la legge non chiede espressamente la chiusura degli uffici e l’Agenzia, nonostante tutto, continua a chiuderli siamo in presenza non di un necessario assolvimento a precisi obblighi di legge ma siamo in presenza di una chiara volontà di smantellamento di importanti presidi di legalità sul territorio.

Una Agenzia senza né capo ne coda.

Non intendiamo avallare questo gravissimo modo di procedere.

Abbiamo, per questo, chiesto la presenza del Capo dell’Agenzia al tavolo, che è stata assicurata per il confronto della prossima settimana.

Annunciamo sin d’ora che se la posizione della Orlandi non dovesse radicalmente modificarsi, le scriventi attiveranno ogni forma di protesta e mobilitazione per scongiurare, nell’esclusivo interesse del Paese, l’irreversibile danneggiamento che l’Agenza intende infliggere a sé stessa e al ruolo strategico che ricopre.

                FP CGIL               CISL FP                 UIL PA                   SALFI

             BOLDORINI           SILVERI           CAVALLARO           IMPARATO

                 DI LEO                                                                     SEMPREBONI

                                                                                                     SPARACINO