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Progressioni Economiche
La trattativa in materia certamente presenta difficoltà oggettive inerenti alle modalità con cui raggiungere l’obiettivo di concretizzare una nuova stagione di progressioni economiche per poter soddisfare prioritariamente le aspettative dei colleghi che non hanno ottenuto nel 2010 la progressione economica.
Detto ciò, però, il confronto è stato senz’altro costruttivo e chiarificatore delle singole posizioni ma che, per parte sindacale, sembrano avere a fattore comune una ipotesi che veda lo scorrimento delle graduatorie del 2010 e coevamente l’avvio di una nuova procedura rivolta a tutti coloro che, ad oggi, non avevano avuto l’opportunità di partecipare in quanto nel 2010 non avevano i requisiti minimi previsti dal CCNL. Alla medesima procedura è ipotizzabile, inoltre, possano partecipare con chance più o meno limitate anche coloro che risultarono vincitori nel 2010.
Evidenziamo che al momento sono ipotesi in fase di studio e non ancora assumono il “rango” di proposte.
Valutiamo, comunque, positivamente anche l’incontro di oggi e restiamo fiduciosi che già dai prossimi incontri nel mese di marzo si possano iniziare a concretizzare le prime ipotesi d’accordo.
Noi ci siamo e ribadiamo: “Yes, we can… basta volerlo”!
Mobilità e stabilizzazione dei distaccati: “Fumata nera”!
Spiace evidenziare che il confronto sindacale di oggi, in merito alla mobilità e alla stabilizzazione del personale distaccato, ha registrato un preoccupante passo indietro.
Vi avevamo rappresentato come nella precedente riunione si era giunti ad una bozza di accordo che pur se necessitava qualche necessario miglioramento stava per poter essere condivisa, oltre che da noi come UILPA, anche da un ampio schieramento sindacale.
Tale bozza, seppur partiva dalla previsione di un limitato numero di posti di “base” in uscita dalle regioni (250 – stesso numero del precedente accordo del 2012 da noi non sottoscritto) aveva accolto alcune nostre importanti proposte:
- I criteri avrebbero avuto una valenza triennale (2016-2018) e, al contempo, con frequenza annuale sin dal 2016, l’Agenzia avrebbe dovuto prevedere un numero di nuovi posti con un MINIMO che la stessa amministrazione aveva “offerto” in almeno 50 unità per anno ma che, con la contrattazione sin da oggi, auspicavamo di portare a non meno di 80-100 per anno; rimanendo aperta la possibilità per la contrattazione che “anno per anno” ottenesse le condizioni per ulteriori incrementi. In pratica avremmo avuto una mobilità che interessava, nel triennio, da un minimo di circa 450 a oltre 500 lavoratori (di cui almeno 300 già nel 2016). Solo per avere un raffronto con il passato accordo, ricordiamo che per il triennio 2012-2015, ne hanno beneficiato circa 220 lavoratori… perché il vecchio accordo, da noi non firmato, e/o la pseudo burocrazia dell’Amministrazione non è stato in grado ancora di definire la copertura di tutti i posti messi a bando.
- Altro aspetto positivo era che i titolari di L.104 “per gravi infermità per se stessi” avrebbero ottenuto il trasferimento, diversamente dal precedente accordo, senza impattare nel numero dei posti disponibili.
Insomma, non nascondiamo che oggi eravamo giunti al tavolo di confronto per affrontare le due criticità più ostiche (stabilizzazione distaccati e tempi lunghi di attuazione della mobilità) su cui l’Agenzia sembrava non voler giungere a soluzione e/o compromessi.
Purtroppo, la doccia fredda è arrivata inaspettata!!
La CISL che, nel precedente incontro, aveva dichiarato l’interesse a sottoscrivere l’ipotesi di accordo sopra descritto… ha avuto un ripensamento (auspichiamo momentaneo) e come tale non era pronta alla sottoscrizione. Altra O.S. confederale ha dimostrato incertezze probabilmente in quanto assente il proprio Segretario nazionale… le altre OO.SS. probabilmente affette da “tremarella di firma sotto RSU” non hanno apportato alcun efficace contributo alle trattative.
Risultato? All’Agenzia non è parso vero che l’incontro sulla mobilità e sulla stabilizzazione fosse rinviato al prossimo mese di marzo!
Per quanto ci riguarda, come UILPA, “NOI NON MOLLIAMO”!
Posizioni Organizzative
Sapete che abbiamo valutato inaccettabile che la professionalità ed il salario accessorio dei lavoratori del fisco venissero gestiti con modalità non condivisibili e poco trasparenti dall’Agenzia! Sapete anche che abbiamo valutato inaccettabile che i firmatari nel 2010 -Cisl e Salfi- di un accordo capestro sul finanziamento delle P.O. non ritirassero la firma anche quando l’Agenzia ne ha prorogato l’illegittimo “uso”… e che tutt’oggi, siamo l’unica O.S. che nella riunione del 6 marzo 2014 (quindi, circa un anno fa) ha formalizzato nelle mani dell’Agenzia e in quelle delle altre OO.SS. proposte concrete ed esaustive!
Effettuate queste doverose premesse e ribadendo nell’incontro di oggi la necessità di configurare un nuovo unico accordo che preveda le posizioni organizzative ex artt. 17 e 18 anche per i colleghi “Area Territorio”, abbiamo ascoltato una ipotesi dell’Agenzia che, attraverso alcune rivisitazioni interpretative del nostro CCNL, porterebbe a dei risparmi consistenti delle quote di finanziamento delle P.O. a carico del nostro fondo che sarebbero sostituite con risorse a carico dell’Agenzia.
L’obiettivo perseguito è senz’altro condivisibile e, in fondo, richiama il “risultato” a cui tendono alcune nostre proposte. Dubbi, però, sono da esprimere sulla effettiva percorribilità e soprattutto su una tempistica certamente non breve… e, nel frattempo???
Auspichiamo che il mese di marzo, oltre a portarci la primavera, ci porti un po’ più di concretezza!
Renato Cavallaro Riunione 18 febbraio