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Pubblichiamo il comunicato UILPA e la nota unitaria ai vertici dell’Agenzia

Che gli aspetti critici della riorganizzazione fossero molti lo avevamo da tempo denunciato e adesso è bastato il profilarsi della concreta attuazione per farli emergere.

È per questo che con specifica nota abbiamo reclamato la necessità di urgente incontro con i vertici dell’Agenzia per affrontare due questioni di particolare rilevanza e cioè:

  • l’istituzione nell’ambito di 41 Direzioni Provinciali degli Uffici territoriali Atti pubblici, successioni e rimborsi Iva, con la conseguente centralizzazione in un’unica sede delle attività oggi svolte in più Uffici Territoriali con indubbie ripercussioni sul personale, sui carichi di lavoro, sullo stesso futuro di molti Uffici territoriali e dei servizi ai cittadini;
  • la soppressione di circa 36 reparti ed il conseguente accorpamento, a livello “interprovinciale”, per creare nuove Aree Servizi Estimativi ed OMI con la conseguenza che l’Agenzia sta procedendo a tale riorganizzazione e alla riassegnazione del personale nelle nuove Aree delle DD.PP. limitrofe che assorbiranno anche i relativi compiti istituzionali.

Quello che prioritariamente contestiamo è che la ratio di entrambi gli “accorpamenti” non sono finalizzati a rendere più efficiente la macchina fiscale bensì a concentrarne le funzioni per un più puntuale “controllo e gestione dall’alto” (la storia insegna l’unificazione degli uffici in DD.PP. o addirittura quella delle Agenzie fiscali) e per mettere “una pezza” al costante decremento di personale che sarà ancor più accentuato con i numerosi prossimi pensionamenti.

È chiaro come non può essere un “requisito dimensionale” a determinare una tale forzatura organizzativa dai controproducenti effetti sulle attività istituzionali così come, ad esempio, la specifica funzione inerente i servizi estimativi ed OMI costituisce un’attività lavorativa che necessita sia svolta a diretto contatto con la realtà economica-commerciale del territorio; richiedendo la condivisione delle scelte estimali tra responsabile e tecnici. L’importanza di mantenere lo stretto collegamento con il territorio di tale tipo di attività impone la necessità di lasciare la responsabilità di questa funzione in capo alla Direzione Provinciale del territorio ove si riferisce quel servizio, non avendo senso una organizzazione per la quale un Direttore Provinciale interviene su un territorio diverso da quello di sua competenza… a meno che?

A meno che sia presente, nelle logiche di questa riorganizzazione, il “retropensiero” di iniziare a testare la funzionalità di attività svolte su base interprovinciali quale preludio alla più volte prospettata introduzione delle cc.dd. Direzioni Distrettuali in sostituzione delle attuali Provinciali….

Il Coordinatore Nazionale

Renato Cavallaro

Qui di seguito la nota unitaria ai vertici dell’Agenzia